Come prevedibile, il nostro secondo
“Senzafretten” ci ha regalato grandi emozioni, oltre a nuove amicizie e nuove storie,
fortunatamente tutte a buon fine.
Ora abbiamo capito perché l’Elefante
è considerato il raduno più estremo sulla terra: tanta roba, amici cari, tanta.
Temperature al limite, acqua (secchiate), neve, ghiaccio, nebbioline varie,
tanti kilometri al buio con visibilità e condizioni che definire precarie è
poca cosa.
Partenza in perfetto orario
dall’area di servizio stabilita, umore a mille e due nuovi amici, Roberto, munito
di HD, e Mario che, con la sua fida BMW,
ha girato mezza Europa, da figo vero: tenda e via per le strade del nord e non
solo. Grande motociclista il Mario!.
Il viaggio di andata fila liscio
fino al Brennero. Freddo “regular” e meteo ottimo. Incrociamo in autogrill il
Parodi nazionale (“Piacere, Roberto Parodi” cit.) e ci scambiamo due chiacchiere.
Insieme al suo compare Veneziani, è diretto all’Elefante per tirarne fuori un
servizio per Raiders Cafè. Con Parodi questo viaggio troverà diversi altri
momenti di incontro, sia in buca che al ritorno.
I problemi e i caxxi si fanno
duri da Innsbruck in poi, in pratica fino a Passau, meta per la prima notte: il
meteo incomincia a sfancularci con acqua così intensa e bastarda che mai
avevamo visto e il freddo, quello vero, si mette a menare le danze, come deve
essere in terra teutonica a Gennaio. La visibilità diventa proibitiva, il che non
è esattamente rose e fiori in autostrade prive di limite di velocità e pullulanti
di mezzi pesanti che alzano muri d’acqua. In più, quando tutto è difficile la
sfiga ci vede molto bene e così decide di regalarci, nei pressi di Rosenheim,
un problema alla BMW che, a causa di una caduta fortunatamente innocua per
Mario, riporta la rottura del freno
anteriore e della freccia. Decisamente non il massimo dopo sette ore a cavallo
di una moto, al calar del sole, con pioggia e freddo che ti mordono le palle
come il peggiore dei bulldog… Il destino, però, ci riserva una carezza , o forse
una botta di culo, a seconda delle interpretazioni, facendoci incontrare
persone gentilissime, che ci accompagnano ad un concessionario ufficiale distante
solo tre o quattro kilometri (seconda carezza/botta). Troviamo del personale
veramente premuroso (terza carezza/botta), che ripara la moto e ci rifocilla,
riservandoci una gentilezza rara. La prossima volta che batteremo la Germania a calcio,
esulterò in maniera più civile in loro onore…
Finalmente giungiamo a Passau, stupenda
cittadina sita proprio dove l’Inn e l’Ilz confluiscono nel Danubio. Ottima
sistemazione in un alberghetto lungo il fiume e serata di rito nella taverna
adiacente a spaccarci di stinco, medaglioni (il piatto preferito di Cosimo) e birra.
La mattina si punta diretti alla
buca, che dista solo 40Km. Ci arriviamo in breve tempo, con l’energia e la
brama dei bimbi che scartano, sotto l’albero di Natale, il regalo tanto
agognato. Lo scenario che ci si presenta è esattamente quello che, nelle nostre
migliori fantasie, tutti noi avevamo sperato di ammirare: una vallata disseminata
di tende come una Wooodstock innevata e una miscellanea di genti e motociclette
da far girare la testa. L’atmosfera è molto particolare, perché gli odori di
legna bruciata nei falò, i suoni delle sirene degli allarmi della seconda
guerra e i personaggi più fuori di testa sono tutti qui, davanti a noi.
Passiamo quasi un paio d’ore un po’ frastornati, storditi dall’atmosfera magica
e folcloristica al tempo stesso. Beviamo birra offerta da Roberto (Magic Bob),
festeggiando il suo compleanno (quale migliore occasione!!), ci intratteniamo
con il Parodi, facciamo le foto di rito e soprattutto ci aggiriamo per il
raduno con la faccia da ebeti, ancora increduli di essere finalmente
all’interno del quadro sognato, ammirato a lungo da casa nella speranza di potervi,
un giorno, far parte. Inizia a nevicare e così decidiamo, a malincuore, di
ripartire. E proprio la neve è l’ospite più scomodo del nostro run , come
peraltro avevamo preventivato. Per il rientro riusciamo a cappellare in pieno
tutti i piani. “Basta viaggiare al buio, con meteo impietoso e passate le ore 17 ”, ci eravamo giurati. Bene, alle 19.00 siamo al buio, persi
nei dintorni di Innsbruck, a 1200
metri sul
Brennero, come cinque pirla sotto una nevicata di quelle vere, senza trovare un
buco dove passare la notte.
A parte gli scherzi, sono stati
momenti difficili, fondamentali coesione e amicizia, ingredienti che, grazie a
Dio, non ci sono mancati.
Alla fine troviamo una buona
sistemazione (in perfetto stile “Shining”), grazie alle indicazioni di alcuni locali.
Il rientro, la mattina seguente, è tutto sommato agevole. Dopo l’ennesimo
incrocio Parodiano, “spalata” la neve dalle moto, ci rimettiamo in viaggio.
Strada tosta, con neve e ghiaccio per tutto il valico, strada che si fa poi
guidabile fino a casa grazie a temperature gradevoli.
Dopo i saluti di rito ognuno
punta le forcelle verso i propri lidi, serbando, ancora fresche e confuse,
tutte le emozioni di questa avventura, di questo Senza Fretten. Ci vorrà del
tempo per metterle in ordine, fagocitarle e infine collocarle nei cassetti dei
ricordi più belli.
Grazie a tutti, brothers. Grazie
a Roby e Mario per aver condiviso tutto questo con noi.
Dai, coraggio ragazzi…in fondo
mancano solo 360 giorni…
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Diabolik! |
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Prima Parodata |
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In autogrill come a casa |
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Sti cazzi... |
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Uomini felici 1 |
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Uomini felici 2 |
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Uomini bagnati fradici |
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Senza Fretten team 2013 |
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Corri Superman...via....!!! |
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Fiona sul Danubio (marrone) |
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Erba di Wimbledon |
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Seconda Parodata |
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Vista dall'albergo Shining style |
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Ste BMW... :-D |
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Moto pulita 1 |
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Moto pulita 2 |
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Moto pulita 3 |
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Moto pulita 4 |
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Moto pulita 5 |
....che dire... semplicemente fantastico,,,,
RispondiEliminacomplimenti per il racconto, descritto in maniera impeccabile ed emozionante..... Un grazie a tutti voi per aver condiviso un grande sogno, divenuto realtà... Non avrei potuto trovare compagni di avventura migliori..
GRAZIE RAGAZZI..
MARIO BMW
Grazie a te Mario e mi raccomando, l'anno prossimo parti con un litro di olio di scorta... hahaha
EliminaBelle foto!!! Gran viaggio
RispondiEliminaIl mio "vecchio" è un pazzo :)))
Ciao
Marty
Il tuo vecchio è un grande ;-)
EliminaGrazie Marty!
Dove eravamo rimasti...........?
RispondiEliminaMonaco 2012, primo senzafretten, anche lì entusiasmo alle stelle,pioggia lungo il percorso, fantastica sera nella birreria più antica di Monaco,eravamo pronti alla conquista.
Al mattino tutto svanì, la neve ci colse all'imprvviso ,tanta , troppa neve.
Mestamente girammo le moto verso l'Italia, giurando vendetta.
2013 Il trio 1811 si avvale della compagnia di altri 2 componenti ( ormai a tutti noti ) la cavalcata vero la buca si rivela VITTORIOSA .
Lele ,Marino ,Cosimo,Roberto e Mario sicuramente non dimenticheranno......
Grazie bro.
Forse qualcuno sorridera' quando dico "abbiamo compiuto un impresa" forse non abbiamo conquistato l' everest ,ma comunque io mi sento un motociclista diverso. Grazie fratelli, grazie amici. dimenticavo: complimenti di cuore a magicbob che ha passato il suo 60° compleanno in buca. e non e' da tutti .appuntamento al prossimo elefante.
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